Paolo Macry

La finestra
di Paolo Macry

Cavalcare l’indignazione

di

Che un ponte crolli, spezzando quarantatre vite, è inaccettabile. I ponti non crollano, il Golden Gate non crolla. Ed è inaccettabile che, a due anni di distanza, non si sappia se dietro la tragedia vi siano errori progettuali, contratti non rispettati, manutenzione inefficiente, controlli pubblici inadeguati. O illeciti risparmi aziendali. Se cioè il crollo sia stato doloso o colposo. La differenza è enorme.

Ma è inaccettabile anche che, in simili circostanze, tuttora non chiarite, il ceto politico cavalchi l’indignazione della gente, la aizzi contro i presunti “mostri”, emetta giudizi sommari.

In questo paese ci sono troppi populisti in giro, troppi demagoghi, troppi Torquemada. Sono dappertutto, nella sinistra e nella destra, nel grillismo e nel salvinismo, nel Pd e in Fratelli d’Italia. Hanno fiutato il sangue. E chissenefrega se non esiste ancora una sentenza.