Carlo De Luca

Controvento
di Carlo De Luca, presidente InArch Campania

Furto con destrezza

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Con la fiducia posta alla Camera, la prima da quando si è formato il Governo, e con l’ulteriore passaggio al Senato, il cosiddetto decreto Milleproroghe è definitivamente diventato legge approvando, tra gli altri, l’ormai noto emendamento del taglio ai fondi per le periferie.

Si tratta di un blocco consistente di risorse già destinate ai progetti vincitori del Bando per le Periferie, operando un taglio di circa 1,6 miliardi di euro per 96 delle 120 convenzioni che i Comuni avevano stipulato con il Ministero.

Interventi di rigenerazione urbana con nuove scuole, quartieri di edilizia residenziale pubblica, spazi pubblici e aree verdi. Progetti non del Governo precedente, si badi bene, ma elaborati esclusivamente dalle amministrazioni comunali di tutte le appartenenze politiche. Ma purtroppo il vento del cambiamento trascina via tutto secondo il criterio, inesorabile e spesso incomprensibile, di azzerare qualunque cosa sia stata fatta prima.
Un taglio che colpisce circa 290 città, comprese le due città metropolitane a conduzione cinquestelle, Roma e Torino, che perdono 40 milioni ognuna.
Ma ci sono anche Napoli che non potrà procedere con l’intervento per Scampia, Milano che perde 18 milioni e poi Palermo, Venezia, Reggio Calabria, Catania, Messina e tante altre.

E così, nonostante la vibrante protesta dei Comuni e dell'Anci, il Governo ha deciso di rimandare al 2020 l’approvazione dei progetti "sospesi", programmando la creazione di un nuovo fondo per le città ma cancellando, di fatto, un provvedimento fondamentale, il più importante degli ultimi anni, per la rigenerazione delle periferie nel nostro paese. 

Un furto con destrezza, come quando qualcuno ti mette la mano in tasca e ti sottrae i soldi, senza che tu te ne accorga o possa fare nulla.
Proprio un bell'inizio, non c'è che dire.