Il narcisismo dilagante e la deriva culturale

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La pandemia iniziata nel 2020 a ben vedere ha solo accelerato un fenomeno che era invero solo più latente: il narcisismo della nostra società.

Spinto oltremodo dagli strumenti social, questa connotazione che nasce dall’egocentrismo e dall’idea troppo alta di sé, che tanto contrasta con la sostanza di cose e persone e con i contenuti culturali, ha assunto un dominio assoluto con danni evidenti. E non senza imbarazzi.

Ognuno si sente autorizzato a parlare di sé, a esporre e raccontare fatti propri generalmente assai poco interessanti e a dire la sua. Su tutto. Anche senza alcuna competenza. La sana insicurezza e persino il disagio – quello buono – di non essere all’altezza, che tanto giova alla formazione di un pensiero fondato, ha lasciato il posto alla disinvoltura di prendere la parola sempre e comunque, di dire qualsiasi sciocchezza anche nei parterre più qualificati.

Accade nei gruppi di amici, nelle riunioni di lavoro, nei dibattiti televisivi. Dove spesso si perde il senso della conoscenza oggettiva, quella fondata su fatti e dati, che vengono confutati e dissacrati fino allo stremo.

Una per tutte, per restare nell’attualità, la guerra in atto, che anche volendola chiamare alla putinmaniera “un’operazione militare speciale”, parte da un fatto oggettivo: l’assedio dei russi agli ucraini, con la conseguenza della distruzione di intere città ucraine, alla quale assistiamo tutti i giorni. Al di là di motivazioni e pretesti più o meno fondati c’è il dato di un territorio assediato e un altro attaccante. Ma a seguire i dibattiti televisivi non sembra affatto così.

Tutto e il contrario di tutto. Ma soprattutto idee con una connotazione di originalità e dirompenza, tese quasi esclusivamente a far parlare di sé. Il purché si parli, tratto dal Dorian Gray di Oscar Wilde, è giunto all’estremo.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti: quello della degenerazione culturale di una società che, nell’accogliere il pensiero di ognuno su ogni cosa, non fa un buon esercizio di democrazia, ma sembra piuttosto screditare e demolire il processo di formazione delle idee competenti.

In copertina: Narciso - Caravaggio, olio su tela.

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