Paolo Macry

La finestra
di Paolo Macry

La normalità eccezionale

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La cultura dell’eccezionalismo è dura a morire. E non stupisce perciò che, in queste settimane, non si contino i commenti estasiati di fronte alla strabiliante autodisciplina dei napoletani, alle pionieristiche sperimentazioni dei medici napoletani, ai successi incomparabili della macchina sanitaria napoletana, ecc.

Nè stupisce che (come sempre) l’eccezionalismo abbia un sottinteso polemico. Sicchè c’è chi per glorificare il modello campano demonizza il modello lombardo. Chi arriva a contrapporre una Napoli disciplinata a una Milano trasgressiva. Chi vede in tutto questo una sorta di rivincita del Sud sul Nord.

Giudizi sommari che tradiscono un qualche senso di inferiorità. Meglio sarebbe constatare che anche noi come tutti stiamo rispondendo in modo civile a una grande tragedia. Che anche noi come tutti seguiamo le direttive di chi ci amministra. Che anche noi come tutti ci affidiamo a un esercito di coraggiosi operatori sanitari. Che cioè non siamo eccezionali. Siamo normali.