Le abitazioni al centro: al via la campagna promozionale Superbonus SuperAcen

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La pandemia ha rimesso al centro le abitazioni come luoghi di vita rendendo per esse ancora più preziosi i valori di decoro, sicurezza ed efficientamento energetico. In tale contesto ora più che mai risultano attuali e riconosciuti i vari bonus, introdotti negli ultimi anni dal legislatore e potenziati in seguito alla pandemia.

L’Associazione costruttori ha sempre riconosciuto la potenzialità di tale strumento che consente occasioni di lavoro per le imprese e, nel contempo, restituisce un patrimonio edilizio rinnovato, più sicuro e meno energivoro.

A partire da marzo 2021 l’Associazione costruttori ha aggiunto un altro tassello in tale direzione, promovendo l’utilizzo dei diversi bonus con una campagna di comunicazione senza precedenti sul territorio della città metropolitana di Napoli. Con il pay off Superbonus SuperAcen , l’Associazione ha lanciato una piattaforma di informazione e orientamento per consentire a tutti i potenziali beneficiari, ignari o in difficoltà, di accedere alle opportunità fiscali attualmente vigenti.

Il rischio è infatti che l’occasione non sia colta. Per tutta una serie di motivi. Per un’erronea comunicazione, per la complessità delle procedure, per scarsa collaborazione delle amministrazioni, per i tempi ad oggi contingentati, per mera inerzia. A ciò risponde la campagna promozionale attivata: ad offrire l’opportunità a tutti, con l’effetto duplice di portare lavoro all’edilizia e nel contempo migliorare lo stock abitativo del territorio.

Attraverso la campagna e la piattaforma abbiamo anche l’ambizione di sovvertire i dati di utilizzo su regione degli incentivi. I dati disponibili infatti attestano un divario nella fruizione degli incentivi nelle diverse regioni italiane, e nella graduatoria la Campania è collocata tra le ultime. Non certo perché abbia un’edilizia nuova e performante.

Osservando la distribuzione territoriale degli incentivi utilizzati, elaborata dal Cresme partendo dai dati relativi agli importi portati in detrazione dai contribuenti nelle dichiarazioni dei redditi per gli anni che vanno dal 2011 al 2019 si registra infatti il ritardo del mezzogiorno e il maggior ricorso agli incentivi da parte delle regioni del  nord, soprattutto del Nord-ovest, dove si concentra il 38% degli importi in detrazione per il recupero edilizio e il 42% degli interventi finalizzati alla riqualificazione energetica. Basso invece il ricorso agli incentivi del Sud e delle Isole, che insieme rappresentano il 14% degli importi portati in detrazione per gli interventi di recupero edilizio e il 10% per la riqualificazione energetica. Un valore assai scarno considerato che nel Mezzogiorno si colloca il 34,6% delle abitazioni italiane e il 34% della popolazione.

Per quanto riguarda il dettaglio regionale dell’utilizzo di tali incentivi (recupero+ efficientamento energetico), nei 9 anni osservati, in cui sono stati portati complessivamente in detrazione 50,0 miliardi di euro è la Lombardia la regione leader per importi totali sulla somma degli incentivi (12 miliardi di euro) seguita dall’Emilia Romagna (5,9miliardi di Euro) Le regioni del Sud si collocano in fondo alla classifica, dove primeggia la Puglia (1,612miliardi), seguita immediatamente dalla Campania (1,556 Miliardi). Per fare un paragone efficace la Lombardia ha preso il 24% degli incentivi e la Campania il 3% del totale.

Alla riflessione semplicistica di interpretare il dato come mera incapacità culturale di sfruttare gli incentivi, aggiungo almeno un’altra considerazione: quella del difetto di collaborazione delle Amministrazioni locali coinvolte nel processo degli interventi, che alla nostra latitudine, sono indisponibili, inerti e a tratti non pervenute.

E’ invece essenziale che a fronte di misure propulsive dell’economia e propedeutiche agli obiettivi di sicurezza e efficientamento energetico, introdotte dal Governo centrale nell’interesse della collettività, tutti i soggetti attuatori pubblici e privati profondano il massimo sforzo per non lasciare a terra neanche un euro di risorse. Noi come sempre ci siamo e stiamo chiedendo alla politica che il sistema di incentivi sia semplificato e prorogato proprio per fare risultato!