Paolo Macry

Va pensiero
di Paolo Macry

Pazza legislatura

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La più pazza legislatura della storia repubblicana è agli sgoccioli, tra pochi mesi si tornerà alle urne. Di fronte al rush finale, però, il sistema politico sembra smarrito. E’ in surplace.

Tutti scrutano le mosse degli avversari, ma ancor più le mosse degli alleati. Tutti sono pronti a combattere i nemici, ma ancor più a pugnalare gli amici. Conte è insidiato da Di Maio, Berlusconi da Brunetta e Gelmini, Calenda da Renzi, Salvini da Zaia e Giorgetti. Quanto ai leader più forti, Letta e Meloni, toccherebbe a loro mettere assieme i brandelli di un simile disastro politico. Ma è di tutta evidenza che, al momento, non esiste nè un centrosinistra, nè un centrodestra.

Logica vorrebbe perciò che, sia pure in limine mortis, i partiti si accordassero su una riforma elettorale proporzionale che li liberasse dall’obbligo di coalizioni fittizie e trasformistiche. Ma non succederà. E gli italiani saranno chiamati alle urne per scegliere tra due poli che in realtà non esistono.

Con quali esiti? Difficile dirlo. Si annuncia una legislatura ancora più pazza di questa.