Voltarsi dall’altra parte

Di cosa hanno paura i giornali, le tv, i partiti, i giovani, le donne? Perché, nei beneamati talkshow,  esperti e sedicenti esperti discettano per ore e ore del sesso degli angeli, ma mai che si ricordassero del sangue che intanto scorre in Iran? Perchè i partiti (di governo e di opposizione) non riescono a spiccicare una sola parola sullo scempio dei diritti umani che si consuma a Teheran? Perchè i focosi studenti del “No Meloni Day” dimenticano di dare uno straccio di solidarietà ai loro coetanei picchiati, incarcerati, uccisi dalle squadracce di Ali Khamenei? E perchè le donne non riempiono le piazze per denunciare il martirio di Mahsa Amini e delle ragazze barbaramente assassinate a causa di un velo messo male o di una ciocca di capelli di troppo?

Ma, poi, c’è davvero da stupirsi? Dopotutto l’opinione pubblica (italiana e occidentale) mostra ad ogni occasione di avere lo stomaco forte. Ha ignorato i massacri di Aleppo. Ha voltato le spalle ai curdi e agli afghani. Si fa un baffo degli Uiguri. E via (lungamente) dicendo.

Sì, è vero, di fronte alla guerra in Ucraina si è tolta le pantofole ed è scesa in strada. Ma soltanto per manifestare contro la Nato e gli Stati Uniti.