La lezione di Aldo Masullo

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L'improvvisa scomparsa di Aldo Masullo priva Napoli di una delle voci più autorevoli in quanto capace di conciliare il pensiero puro del filosofo con la ragione pratica della vita civile. Riconosciuto come uno dei più grandi filosofi del Secondo Novecento, con la sua "scuola di filosofia morale" è stato un punto di riferimento per tante generazione di ricercatori e altrettanti semplici cittadini, grazie ad un'oratoria coinvolgente che trasmetteva a tutti la sua fede nell'etica come soggetto irrinunciabile dell'azione politica. In molti in Italia ed in Europa ricorderanno la sua figura ed il suo pensiero. 

Qui, con la modestia dovuta, mi fa piacere condividere una piccola ma indimenticabile esperienza in cui il professore mi coinvolse nel lontano 1996, quando organizzò il "Corso di Resistenza all'IDIOTA". Mi attribuì il compito di commentare la definizione stessa dell'Idiota che aveva voluto in calce alla locandina del seminario. Ci pensai a lungo ma, con l'umiltà dovuta, preferii affidare la risposta ad un giovane filosofo del I sec.d.C, Plutarco, che scriveva..."fare politica è una necessità interiore per chi ha il senso della società ed ama la propria patria. Essa si esplica con l'esortare i potenti, col fare da guida a chi ha bisogno di essere guidato, con l'assistere quelli che devono prendere decisioni, con il distornare i malvagi, con l'incoraggiare gli onesti, rendendo chiaro che non ci si rivolge agli affari pubblici alla leggera." Me la cavai con i complimenti del professore ed il richiamo a distinguere sempre la morale dall'etica.

Buon viaggio professore e grazie dell'immensa eredità culturale ed umana che lascia da cittadino onorario alla nostra città.