I fischi del San Paolo sono certamente un episodio increscioso. E però riflettiamoci un attimo, oltre che condannarli.
Napoli non è una città coesa, com’è stato detto? Forse. Ma Napoli, negli ultimi anni, è stata sedotta da leader che inneggiavano alla rivoluzione, che promettevano miracoli e che intanto demonizzavano l’opposizione, gettavano ogni colpa sugli ex amministratori, delegittimavano l’opinione pubblica non amica, dividevano la città tra virtuosi e ladroni (o tra efficienti e dilettanti). Comunque, in versione demagistrisiana o deluchiana, opponevano una Napoli buona a una Napoli cattiva.
Messaggi che, comunque la si pensi, appaiono fortemente divisivi. Che spaccano cioè la comunità. Forse quei fischi sono anche un effetto collaterale di questa demagogia.
© Paolo MacryProfessore Emerito, Federico II