Paolo Macry

La finestra
di Paolo Macry

Una città indifferente

di

Qualche giorno fa capito dalle parti del parco Virgiliano, in via Boccaccio, già meravigliosa sequenza di grandi pini affacciati sui Campi Flegrei e oggi inguardabile cimitero di mozziconi di tronchi spezzati. Subito dopo leggo la relazione della Corte dei Conti sullo spaventoso fallimento di Bagnoli: quasi un miliardo di euro senza che nulla, ma proprio nulla, sia stato fatto del progetto che avrebbe dovuto cambiare il volto di quel territorio.

Uno più uno fa due. E qui la somma suggerisce ciò che manca a Napoli: una società reattiva, capace di prendere a cuore il proprio patrimonio, di vigilare e ribellarsi di fronte a scempi e immobilismo, di eleggere amministratori minimamente efficienti. Niente. Il lungo degrado della città è avvenuto con la complicità di sinistra e destra, sindacati e imprenditori, civili e incivili, borghesia buona e periferie proletarizzate. Niente. Napoli sembra non interessare a nessuno.

Mi domando cosa pensino oggi e cos’abbiano fatto in tutti questi anni i patrioti partenopei. Quelli che credono sempre di cavarsela dando la colpa al Nord.