Un grande piano di riqualificazione del patrimonio

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La rigenerazione urbana di un patrimonio edilizio cosi degradato, insicuro ed energivoro come il nostro non può che passare per un’azione su vasta scala che coinvolga la più larga parte possibile degli edifici del Paese . Nei paesi europei dove gli investimenti in edilizia sono ripartiti si registrano incrementi del Pil di gran lunga superiori a quelli dell’Italia, dove il crollo della produzione edilizia dal 2008 ha pesato e pesa tutt’ora sull’intera economia. L’unica possibilità, in considerazione anche dei vincoli di bilancio che incombono su gli enti pubblici, è quella di incentivare un processo che riesca a innescare un grande piano di manutenzione e di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.

Sono i dati, come sempre, a segnalare l’urgenza di tale processo: quelli ISTAT per epoca di costruzione ci indicano che la maggior parte del patrimonio edilizio italiano è stato costruito ben oltre 40 anni fa e se tale dato si attesta intorno al 53% in Italia e in Campania e sale al 59% nella Provincia di Napoli, arriva addirittura all’80% nel Comune di Napoli . Secondo poi la classificazione della Protezione civile vigente l’88% dei Comuni Campani ricade nelle zone 1 e 2, quelle cioè di più elevato rischio sismico.

La Legge di bilancio per il 2017 sta offrendo dunque un’occasione unica per il rilancio del Paese e per la sua rigenerazione urbana, quella del sistema di incentivi fiscali più noti come sismabonus ed ecobonus , peraltro confermati dalla Legge di bilancio 2018, in corso di approvazione. La normativa appare di quelle lungimiranti, capace cioè di innescare un processo virtuoso in cui i proprietari di immobili, che hanno visto in questi anni aumentare il peso della tassazione sulla proprietà immobiliare, possono utilizzare proprio l’incentivo fiscale al fine di migliorare le condizioni degli stessi immobili rendendoli più sicuri e più efficienti.

Inoltre la proroga prevista introduce la possibilità di detrarre le spese sostenute che vanno dal 2017 al 2021 e quindi la possibilità di pianificare con un lasso temporale più congruo interventi significativi e strutturali sugli edifici. I proprietari di immobili in condomìni hanno la possibilità di detrarre dalle imposte dirette spese per il miglioramento sismico ed energetico delle proprie abitazioni. Tale detrazione, nella forma del credito d’imposta, è inoltre cedibile alle imprese esecutrici o a “soggetti privati” con esplicita esclusione degli istituti di credito e degli intermediari finanziari.

L’ANCE , al fine di rendere concreto un grande piano di manutenzione del patrimonio immobiliare, si è impegnata per utilizzare al meglio il meccanismo della cessione del credito, sottoscrivendo con Deloitte, società leader nei servizi di consulenza e revisione , un accordo per la realizzazione di una piattaforma per la compensazione di esigenze di acquisto e di cessione dei crediti di imposta e quindi finalizzata alla monetizzazione dei crediti derivanti da tali lavor i. In tal modo le imprese del sistema ANCE potranno promuovere lo sviluppo di un importante mercato che potrà determinare benefici per il sistema produttivo e per la riqualificazione e la sicurezza delle nostre città.

Siamo davanti ad una grande opportunità, che, se colta, consentirà di mettere in sicurezza e in efficienza energetica il patrimonio edilizio del territorio e, nel contempo, rilanciare l’economia.