Paolo Macry

Va pensiero
di Paolo Macry

Attenzione, Giorgia Meloni!

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Giovedì la maggioranza va in minoranza sul Def, perché decine di deputati sono a fare il weekend lungo. Grave. Venerdì la maggioranza (tornata dalle ferie) vota insieme con il M5s per eleggere al consiglio di presidenza della giustizia tributaria Alfonso Bonafede, il famigerato Torquemada della “spazzacorrotti”. Grave.

C’è meno della metà del paese che legittimamente fa guerra alla destra. E c’è una maggioranza che invece l’ha votata. E infine ci sono i molti che si sono astenuti, in attesa di capire.

Meloni sembra voler fare un grande partito conservatore che guarda al centro (dove il deserto avanza). Sarebbe una normalizzazione del sistema politico. A differenza dei maggiori paesi europei, l’Italia non ha mai avuto un partito conservatore. E anche chi non è con Meloni dovrebbe esserne contento. La stessa sinistra ne trarrebbe vantaggi strategici.

Meloni però non può limitarsi a piangere sul latte versato, come dopo il passo falso sul Def. Deve gestire la sua maggioranza. E deve scegliere. Per esempio, tra Nordio e Bonafede. Tenere il piede in due scarpe non le gioverà. Fare accordi sottobanco le sarebbe fatale. Gli italiani hanno occhi per vedere e, come possono dare consensi a piene mani, così possono toglierli. E’ successo molte volte negli ultimi trent’anni.