Napoli e Pozzuoli: Il mare restituito alla città?

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Nel 2004 l’Autorità Portuale di Napoli, attraverso la società di scopo Nausicaa S.p.A., bandisce un Concorso internazionale di progettazione in due fasi per la Riqualificazione dell’area monumentale del porto di Napoli . Il primo premio viene assegnato al gruppo di progettazione formato da: Michel Euvè (capogruppo), e da G. Salimei, R. Pavia, F. Contuzzi, M. Di Venosa, R. Massacesi, D. Romani, P. Capolei, F. Capolei, Via Ingegneria, Modimar . L’area di concorso interessava la parte centrale della fascia costiera di Napoli a ridosso del centro storico della città : dal molo dell’Immacolatella Vecchia, al molo Beverello, fino al molo Borbonico di S. Vincenzo, comprendendo il molo Angioino e tutte le aree a ridosso di piazza Municipio e di Palazzo Reale . La richiesta era quella di riconfigurare un nuovo waterfront urbano che potesse aprire la città sul porto consentendo allo stesso tempo lo svolgimento delle attuali funzioni portuali che, in quella zona del porto, sono prevalentemente legate ai collegamenti con le isole e, soprattutto, al traffico crocieristico. Il progetto vincitore, con l’obiettivo di ‘aprire’ le aree portuali che, da linee di separazione e di conflitto tra porto e città si trasformano in linee di integrazione e di dialogo, propone un intervento che trasforma tali aree in una infrastruttura lineare complessa in grado di conferire all’intervento una dimensione urbanistica. Una sorta di progetto di suolo denominato filtering line che si realizza … attraverso una conformazione del suolo che, inglobando nella sua sezione variabile le attività urbane e quelle portuali, mantenendole tuttavia distinte, si estende dal futuro Parco della Marinella ai giardini pubblici antistanti il Palazzo Reale realizzando, da Parco a Parco, una grande promenade paysagée. Ad oggi, dopo circa dodici anni dal Concorso, con il progetto vincitore intanto parzialmente ridefinito per specifica richiesta della Soprintendenza ai Beni Architettonici, non siamo ancora nella fase di attuazione del programma d’intervento , che speriamo si possa ottenere con una rapida definizione dei nuovi assetti di governo della futura Autorità Portuale.

Anche a Pozzuoli si registra da alcuni anni un particolare interesse per il tema del recupero del rapporto tra città e mare . Nel 2009, in seguito a un Protocollo d’Intesa precedentemente stipulato con il Comune di Pozzuoli, la Waterfront Flegreo SpA (soggetto proponente privato) presenta un Masterplan Generale della linea di costa su progetto dell’architetto americano Peter Eisenman che, insieme alla Interplan2 (C. Gubitosi, A. Gubitosi) e ad AZ Studio (G. Zuliani), propone una strategia complessiva di trasformazione della linea di costa di Pozzuoli, dal Molo Caligoliano alla Punta Epitaffio. La proposta di Eisenman punta sostanzialmente ad un recupero del rapporto della città con il mare , interrotto ormai da tempo dalla barriera rappresentata dagli insediamenti produttivi, oggi definitivamente dismessi. La nuova strategia di trasformazione si pone l’obiettivo di sviluppare la linea di costa attraverso la riqualificazione del lungomare per una fruizione turistica, la valorizzazione del patrimonio archeologico, con l’introduzione di nuove strutture ricettive e la riconversione del porto attuale a porto turistico . Un recupero che avviene attraverso un sistema di connessioni trasversali che, oltre ad essere infrastrutture viarie e di collegamento pedonale, si struttura come una sorta di impianto urbano di fondazione, che riconfigura le aree ex-industriali e genera una varietà di spazi pubblici interconnessi, per rendere fruibili le vaste risorse naturali e storico-archeologiche di Pozzuoli, oggi in gran parte precluse.

Su una parte del Masterplan, per circa 17 ettari, è stato successivamente redatto un Piano Urbanistico Attuativo, che è stato approvato dal Comune di Pozzuoli nel 2012 . Obiettivo più specifico del PUA, alla cui redazione partecipano, oltre ai progettisti precedenti sempre coordinati da Eisenman, anche Gnosis Architettura e Riano Architettura, è la riqualificazione dell’area industriale dismessa del complesso Ansaldo-Sofer lungo la via Fasano. All’interno del PUA è previsto un grande parco urbano attrezzato sul lungomare, un complesso integrato di attività per la produzione di beni e servizi per le attività professionali, terziarie, direzionali e commerciali, turistico-ricettive e per il tempo libero, e attrezzature pubbliche e ad uso pubblico .

Il programma di trasformazione della linea di costa di Pozzuoli è oggi in fase di attuazione , attraverso interventi pubblici (Collegamento Porto-Tangenziale, Rione Terra, Porto di Pozzuoli, ecc.) e privati . Anche qui l’auspicio è quello di proseguire rapidamente nel percorso di accelerazione degli interventi, dialogando in modo efficace tra i diversi soggetti competenti, pubblici e privati, per arrivare finalmente a restituire il mare alla città.

Anche a Pozzuoli si registra da alcuni anni un particolare interesse per il tema del recupero del rapporto tra città e mare. Nel 2009, in seguito a un Protocollo d’Intesa precedentemente stipulato con il Comune di Pozzuoli, la Waterfront Flegreo SpA (soggetto proponente privato) presenta un Masterplan Generale della linea di costa su progetto dell’architetto americano Peter Eisenman che, insieme alla Interplan2 (C. Gubitosi, A. Gubitosi) e ad AZ Studio (G. Zuliani), propone una strategia complessiva di trasformazione della linea di costa di Pozzuoli, dal Molo Caligoliano alla Punta Epitaffio. La proposta di Eisenman punta sostanzialmente ad un recupero del rapporto della città con il mare, interrotto ormai da tempo dalla barriera rappresentata dagli insediamenti produttivi, oggi definitivamente dismessi. La nuova strategia di trasformazione si pone l’obiettivo di sviluppare la linea di costa attraverso la riqualificazione del lungomare per una fruizione turistica, la valorizzazione del patrimonio archeologico, con l’introduzione di nuove strutture ricettive e la riconversione del porto attuale a porto turistico. Un recupero che avviene attraverso un sistema di connessioni trasversali che, oltre ad essere infrastrutture viarie e di collegamento pedonale, si struttura come una sorta di impianto urbano di fondazione, che riconfigura le aree ex-industriali e genera una varietà di spazi pubblici interconnessi, per rendere fruibili le vaste risorse naturali e storico-archeologiche di Pozzuoli, oggi in gran parte precluse. Su una parte del Masterplan, per circa 17 ettari, è stato successivamente redatto un Piano Urbanistico Attuativo, che è stato approvato dal Comune di Pozzuoli nel 2012. Obiettivo più specifico del PUA, alla cui redazione partecipano, oltre ai progettisti precedenti sempre coordinati da Eisenman, anche Gnosis Architettura e Riano Architettura, è la riqualificazione dell’area industriale dismessa del complesso Ansaldo-Sofer lungo la via Fasano. All’interno del PUA è previsto un grande parco urbano attrezzato sul lungomare, un complesso integrato di attività per la produzione di beni e servizi per le attività professionali, terziarie, direzionali e commerciali, turistico-ricettive e per il tempo libero, e attrezzature pubbliche e ad uso pubblico. Il programma di trasformazione della linea di costa di Pozzuoli è oggi in fase di attuazione, attraverso interventi pubblici (Collegamento Porto-Tangenziale, Rione Terra, Porto di Pozzuoli, ecc.) e privati. Anche qui l’auspicio è quello di proseguire rapidamente nel percorso di accelerazione degli interventi, dialogando in modo efficace tra i diversi soggetti competenti, pubblici e privati, per arrivare finalmente a restituire il mare alla città.