Paolo Macry

Va pensiero
di Paolo Macry

Quei giudizi tetragoni

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C’è qualcosa di oscuro in un certo tipo di giudizi dell’opinione pubblica italiana. Una sorta di visceralismo incontenibile. Quasi una coazione psichica. Tre esempi, per capirci.

Arriva un giovane leader politico che fa cose buone e cose meno buone, propone riforme importanti, commette gravi errori. Ma intanto, nei suoi confronti, montano sentimenti diffusi di profonda insofferenza, di disprezzo, di odio.

Arriva un virus e fa strage di innocenti, poi la ricerca inventa il vaccino e le morti crollano. Ma sono milioni i NoVax e i NoPass che si oppongono rabbiosamente alla “dittatura sanitaria” e rifiutano il vaccino, mettendo a rischio la loro e l’altrui vita.

Arriva l’invasione russa. E’ il prodotto dei difficili rapporti novecenteschi tra Est e Ovest, ma è anzitutto un atto di pirateria geopolitica. E però cresce l’onda dei pacifisti che rivangano antichi umori antiamericani, mostrano una malcelata comprensione per l’aggressore, svelano un fastidio epidermico per “questi ucraini che in fondo se la sono cercata”.

Sono opinioni di diversa natura e diversa matrice. Le accomuna un’inflessibilità, una tenacia che non mi spiego.